QUANDO E' POSSIBILE

 

 PRATICARE

 

SPORT ?

 

 

Nel soggetto reduce da un  infarto del miocardio la pra-tica di un'attività sportiva deve essere preventivamente concordata con il proprio cardiologo. 

 

In ogni caso il cardiopatico  bisogna che osservi alcune regole:

.l'attività fisica non deve essere di tipo agonistico e quindi non deve essere affrontata con spirito competitivo;
.l'intensità dello sforzo deve essere proporzionata al grado di allenamento e alla capacità funzionale del sog- getto;
.bisogna sospendere l'attività fisica quando compare angina, dispnea, cardiopalmo o eccessiva stanchezza;
.è necessario controllare la frequenza cardiaca del proprio polso (la misurazione può essere effettuata con- tando il numero di pulsazioni per 15 o 30 secondi e mol-tiplicando poi il risultato rispettivamente per 4 o per 2; ad esempio 30 battiti in 15 secondi = 30 x 4 = 120 battiti al minuto).Può essere utilizzato un frequenzimetro.La rego-la vuole che non bisogna superare la frequenza di alle-namento concordata con il proprio cardiologo;
.dopo uno sforzo intenso, programmare un ade-guato periodo di riposo;
.ogni seduta di allenamento deve prevedere un perio- do di riscaldamento ed un periodo di defaticamento;

.bisogna tenere di conto di alcune situazioni ambien- tali che possono stressare in modo abnorme l'apparato cardiocircolatorio come quando c'è molto vento, oppure quando è molto freddo o molto caldo, oppure quando l' u-midità è eccessiva o quando si è in fase di digestione, etc; in particolare le condizioni ambientali devono essere prese in conto quando si praticano gli sport invernali co- me lo sci alpino o il nuoto (per questo ultimo sport, in modo particolare bisogna valutare sempre la temperatu-ra interna ed esterna dell'acqua);
.nei pazienti in trattamento con anticoagulanti (Cou-madin o Sintrom),non esiste alcuna limitazione per quan-to riguarda la possibilità di praticare sport.Si consiglia tut-tavia di evitare gli sport che possano esporre al rischio di traumi importanti, quali ad esempio lo sci di discesa o la ginnastica acrobatica. Per tutte le altre attività non è ne-cessaria alcuna particolare precauzione.

 

Questi pazienti devono ricordare di utilizzare:

 

•Come antipiretico: PARACETAMOLO

 

•Come antidolorifico: IBUPROFENE

 

•Come antibiotico: AMOXICILLINA.

.sono da preferire gli sport di tipo aerobico*;essi com-prendono il nuoto, la bicicletta (in pianura), la marcia, la corsa a piedi (jogging), il golf, le bocce, lo sci di fondo, la ginnastica a corpo libero, la pesca, la caccia, l'equitazio-ne, il pattinaggio, etc;

.sono sconsigliati il calcio (sport cosidetto "stop and go"), lo judo, il sollevamento pesi, il rugby, lo windsurf, la pesca subacquea, il ciclismo in salita, etc; il tennis com- porta sforzi improvvisi che lo rendono assai spesso mal tollerato; inoltre non va trascurato che questo sport im-plica un certo grado di competitività.

 Il tennis comporta sforzi improvvisi che lo rendono assai spesso mal tollerato; non va trascurato che questo sport implica un certo grado di competitività. Da Pritchett & Hull Ass. Atlanta.
Il tennis comporta sforzi improvvisi che lo rendono assai spesso mal tollerato; non va trascurato che questo sport implica un certo grado di competitività. Da Pritchett & Hull Ass. Atlanta.

*Attività fisica di tipo aerobico. Esiste una so-glia di attività fisica oltre la quale la quantità di ossigeno disponibile in circolo non è sufficiente da sola per produrre lavoro muscolare e non aumen-ta anche se aumentano gli atti respiratori. Un'atti-vità fisica è definita di tipo aerobico quando l'in-tensità dello sforzo è al di sotto di questa soglia, altrimenti si va incontro alla produzione di acido lattico, il quale induce dolore muscolare.

Attività di tipo aerobico;esercizi che stimolano la frequenza. C. e respiratoria per fornire sangue ossigenato ai muscoli che lavorano.L'energia necessaria a per questo tipo di sfor -zo è prodotta dalle cellule muscolari attraverso un processo ossidativa.
Attività di tipo aerobico;esercizi che stimolano la frequenza. C. e respiratoria per fornire sangue ossigenato ai muscoli che lavorano.L'energia necessaria a per questo tipo di sfor -zo è prodotta dalle cellule muscolari attraverso un processo ossidativa.

Dal punto di vista fisiologico l'esercizio aerobico determina oltre ad un aumento del consumo di ossigeno,un aumento della frequenza cardiaca, della gittata sistolica e della pressione arteriosa, proporzionale all'intensità dello sforzo.Durante l' esercizio il flusso ematico viene dirottato dai vi- sceri verso i muscoli in attività,dove aumenta l'e- strazione di ossigeno dal sangue circolante e per-tanto la differenza artero-venosa di O2 aumenta. L'esercizio aerobico comporta per il cuore un cari-co di volume.

L'esercizio di tipo isometrico è caratterizzato da contrazioni contro una resistenza, senza varia- zioni della lunghezza dei muscoli coinvolti. In altri termini, con questo tipo di esercizi, come suggerisce il nome stesso (isometria; iso = stessa; metria = distanza) le estremità dei muscoli non si avvicinano, nè si allonta-nano. Con questo tipo di esercizio la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa aumentano in rapporto alla tensione esercitata e che viene e-spressa come percentuale della massima possibi-le. Anche con questo tipo di esercizio si osserva un aumento della portata cardiaca, ma compare per via riflessa una vasocostrizione che induce un abnorme incremento della pressione arteriosa si-stolica e diastolica, per cui il cuore è sottoposto ad un carico di tipo pressorio ai fini di favorire un aumento della perfusione nei muscoli attivi.

Gli esercizi isometrici vengono realizzati opponendo della resistenza ad un punto fermo come un muro, il pavimento o un attrezzo.I muscoli durante questi esercizi non modifi-cano la loro lunghezza, come avviene con i tradizionali esercizi di movimento.
Gli esercizi isometrici vengono realizzati opponendo della resistenza ad un punto fermo come un muro, il pavimento o un attrezzo.I muscoli durante questi esercizi non modifi-cano la loro lunghezza, come avviene con i tradizionali esercizi di movimento.

Usualmente per le considerazioni fisiologiche so-pra esposte, l'esercizio isometrico viene sconsi-gliato ai pazienti affetti da coronaropatia; ciono-nostante nei pazienti con un buon livello di fitness e con una funzione di pompa del ventricolo sini-stro conservata, l'esercizio isometrico, come ad e- sempio il sollevamento di pesi (pesi di 1\2-1 kg) per 8/12 volte per seduta, può essere concesso.

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Oper.medici e tecnici dell' U.O. di Cardiologia Riabili-tativa dell' Az. Osp. Mater Domini Catanzaro.
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